lunedì 27 aprile 2015

[Recensione] WoT 08 - Il Sentiero dei Pugnali - Robert Jordan



Titolo:  Il Sentiero dei Pugnali
Serie: La Ruota del Tempo vol. 8
Autore: Robert Jordan
Editore: Fanucci
N° Pagine: 720
ISBN-10: 883472321X
Genere: High Fantasy







*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***




Finalmente la Scodella dei Venti viene utilizzata, riportando nel mondo il clima al suo stato normale, ma per le Aes Sedai il costo di questa operazione è stato molto alto, a causa dell’accordo tra Elayne, Nynaeve e Aviendha con le Cercavendo del Popolo del Mare. Oltretutto il potere stesso delle Aes Sedai viene continuamente messo in discussione sia dalle Cercavento che dalle donne della Famiglia. Solo la forza di volontà delle tre giovani incantatrici riesce a tenere il gruppo unito fino all’arrivo a Caemlyn.
Perrin si sposta a sud, nel Ghealdan, su ordine di Rand. Qui dovrà incontrare il Profeta del Drago e porre fine alle scorribande dei suoi seguaci. Inoltre dovrà incontrarsi con la regina Alliandre, che ha chiesto la protezione del Drago Rinato proprio contro i Fautori guidati dal Profeta.
Rand intanto è occupato in battaglia contro le truppe dei Seanchan che hanno silenziosamente occupato Tarabon e l’Altara. Dividendo il suo piccolo esercito in più gruppi, ognuno con vari Ashaman a comando, da battaglia ai nemici decisamente superiori di numero ed è infne costretto ad utilizzare la sua arma segreta: la ritrovata Callandor.
Egwene continua la sua marcia contro la Torre Bianca, superando tutti i problemi creati dal sostentamento del grosso esercito che la segue e gli ostacoli creati dalle Aes Sedai rivali.



Sembra che tutti i punti saldi stiano crollando: il potere delle Aes Sedai, che potevano dare ordini a re e regine, ora è diviso e messo in discussione, le stesse incantatrici vengono quasi schiavizzate dalle Sapienti Aiel, messe all’angolo dalle Cercavento e anche tra la Famiglia cominciano a sorgere i primi dubbi. Nello stesso modo, Rand subisce la sua prima sconfitta in battaglia, mostrando che il potere del Drago Rinato è si grande, ma non imbattibile. Jordan fa muovere continuamente il suo mondo, stavolta spostando gli equilibri del potere.
A questo proposito, è molto bello il confronto tra Elaida ed Egwene, la prima, che ha alle spalle decenni di esperienza, è ormai senza potere, soggiogata alla sua Custode continua a fare  mosse sbagliate, mentre la seconda dimostra sempre più di essere una persona forte e difficile da manipolare e il cui potere è in continua ascesa.
Molto bella anche la battaglia di Rand, finalmente si vedono i limiti del potere del Drago Rinato, il voler diventare sempre più duro e onnipotente ha infine dato i suoi amari frutti.
Da notare il cambio di Jordan nello stile di scrittura, ora ci sono molti più capitoli di seguito con lo stesso POV, che danno maggiore linearità alla lettura.
Due le maggiori pecche di questo ottavo volume: l’assenza di Mat, forse il miglior personaggio della saga, che avrebbe reso l’opera più “leggera e spensierata”, e la continua impressione di libro di transizione, presente in tutti i volumi centrali. Jordan sembra sempre preparare la scacchiera per una grande mossa che non arriva mai.


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