Titolo: Il Richiamo delle Spade
Serie: Trilogia della Prima Legge vol. 1
Autore: Joe Abercrombie
Editore: Gargoyle
N° Pagine: 679
ISBN-10: 889817201X
Genere: Grimdark fantasy
Logen Novedita detto il Sanguinario è riuscito a stento a sfuggire ad un attacco dei selvaggi shanka. Il costo però è stato elevato, tutti i suoi compagni sembrano morti o dispersi. Logen decide quindi di dirigersi verso sud alla ricerca di un mago che a sua volta lo sta cercando. Una volta incontratisi, Logen scopre che il mago altri non è che Bayaz, il Primo Mago, che lo ingaggerà per un lungo viaggio verso sud, verso Adua, la capitale dell’Unione, l’insieme di regni governato da un solo re.
Ad Adua, il cinico e storpio inquisitore Sand dan Glotka è invischiato in una faccenda intricata e pericolosa, che lo porterà ad indagare sulla potente gilda dei Merciai, scavando nel marcio del regno alla ricerca della verità. Oppure è solo la nuova pedina dell’Arcilettore, il potente capo dell’Inquisizione che cerca potere per sè stesso?
Jezal dan Luthar è un giovane nobile altezzoso, capitano della Guardia del Re, che deve sopportare un duro e lungo allenamento in vista dell’annuale torneo estivo di scherma. Tutti nel regno lo nominano già campione, ma il suo avversario è un maestro spadaccino molto forte. Nel frattempo conoscerà la strana Ardee West, sorella del suo compagno d’armi, la quale cambierà la sua vita, ma nemmeno Jezal sa se in meglio o in peggio.
Nel frattempo, Bethod il Re del Nord recluta un grande esercito e invade l’Unione, scatenando una grande guerra per conquistarne i ricchi territori.
Nel classico mondo medievaleggiante, troviamo il classico possente barbaro del nord, il classico spadaccino, la classica donna arciere, il classico inquisitore che cerca la verità e il classico mago che recluta il gruppo di avventurieri per salvare il mondo.
E dov’è la novità? La novità è che Abercrombie prende tutti gli elementi dell’high fantasy e li abbatte uno a uno, facendoli cadere nel noir, nel cinismo e nella brutalità o stravolgendo e ribaltando i capi saldi del genere. Ad esempio, Logen il Sanguinario sembra l’unico a farsi degli scrupoli morali, mentre Jezal combatte solo per fama, soldi, donne e potere personale e Bayaz non si fa problemi ad utilizzare i suoi poteri magici per barare e uccidere altre persone e trarre vantaggio da ogni situazione, alla facciazza del buon Gandalf.
Seppure le sottotrame non brillino certo per innovazione (il classico torneo da vincere, la classica guerra contro i barbari invasori, ecc, ecc...), il punto forte di Abercrombie sono i personaggi che le vivono. Non esistono eroi e cattivi, ogni personaggio ha un proprio codice morale, che può anche cambiare man mano che si prosegue la lettura. Prendiamo l’inquisitore Glotka: passa dal cinico, al sadico, al servizievole, al gentile in base alla situazione che vive in quel momento. Non è un eroe, non è malvagio, è cinico a causa di quello che gli è successo e vede il mondo attraverso la lente delle sue esperienze.
Così ogni personaggio è un personaggio completo, con la sua visione del mondo e che riserva continuamente delle sorprese.
Aggiungiamo anche una base satirica che permea l’intera opera ed ecco un piccolo capolavoro di fantasy moderno.
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