venerdì 22 gennaio 2016

[Recensione] La Torre in Fiamme - Bernard Cornwell

Titolo: La Torre in Fiamme
Autore: Bernard Cornwell
Serie: Il romanzo di Excalibur - Vol 3
Editore: Mondadori
N° Pagine: 350
ISBN-10: 8804528761
Genere: Storico




*** ATTENZIONE, la recensione può contenere spoilers dei volumi precedenti *** 











Il sogno di Artù si sta realizzando. La Britannia è unita e può schierarsi in un fronte compatto contro i “sais”, i sassoni invasori, per scacciarli dalle Terre Perdute. 
Parte così un’epica campagna che si concluderà con la battaglia di Londra alla fine della quale Artù, vottorioso, tratterà la pace con Aelle e Cerdic, i due capi sassoni.
E così grazie alla volontà di un solo uomo, la Dumnonia vivrà in lungo periodo di pace e giustizia, un periodo di splendore durante il quale i soldati poseranno spade e scudi in favore di aratri e semine.
Ma non è tutto oro quello che luccica, infatti Merlino subirà una grande beffa, quasi un segno degli Dei: la sua torre nel feudo di Avalon brucerà colpita da un fulmine e i famosi Tesori della Britannia faticosamente raccolti finiranno distrutti o dispersi. O rubati. Infatti, il Calderone di Clyddno Eiddyng, viene trafugato dai nemici di Merlino e scompare nel nulla. Il druido quindi sceglie di aspettare pazientemente, poiché solo lui ha le conoscenze per usare il potere di quell'oggetto e chiunque altro ci provi non può far altro che scatenare orrore e follia sulla terra.
Gli anni passano e la pace continua, ma questa pace favorisce una piaga che divampa in Dumnonia: i cristiani. Sempre più gente viene convertita al cristianesimo, mentre i pagani si riducono di numero.
Approfittando della situazione e supportato dai cristiani infervorati dal ritorno di Cristo nell'anno 500, Lancillotto scatena una guerra civile per diventare Re della Dumnonia, grazie anche ad un macabro matrimonio. Questo è il segno, il potere del Calderone è stato liberato.




Anche stavolta non è stato semplice ridurre la trama del libro in poche semplici righe. Per esempio ho tralasciato la toccante storia di Tristano e Isotta, veramente bella e ben strutturata, dove amore, lealtà e giustizia si scontrano in una difficile contesa.
Oppure le follie dei cristiani, i segreti di Ginevra, l’ascesa al trono di Mordred o la ricerca della madre di Derfel. Insomma, di carne al fuoco ce n’è parecchia anche in questo libro, molto più dinamico rispetto al predecessore.
Cornwell ancora una volta mantiene alto l’interesse, raggiungendo dei picchi di altissima immersione in più punti come la già citata storia di Tristano oppure la conclusione del libro che fa ripiombare l’oscurità sulla Britannia, inserendo anche qua e la ottimi colpi di scena.
Il libro si attesta sugli ottimi livelli dei precedenti, nonostante sia un libro di transizione tiene il lettore incollato alle pagine del racconto narrato da Derfel.


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