giovedì 30 aprile 2015

[Recensione] WoT 10 - Crocevia del Crepuscolo - Robert Jordan



Titolo: Crocevia del Crepuscolo
Serie: La Ruota del Tempo vol. 10
Autore: Robert Jordan
Editore: Fanucci
N° Pagine: 821
ISBN-10: 8834715330
Genere: High Fantasy








*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***




Perryn continua a seguire gli Shaido che hanno rapito Faile. Il dolore della perdita strugge l’uomo dagli occhi gialli, indurendo la sua anima e rendendolo capace persino di mutilare un prigioniero aiel per avere informazioni sulla moglie. Solo dopo il fatto però, Perrin si rende conto della gravità dell’accaduto e abbandona la sua ascia in mezzo al bosco.
Mat è in fuga da Ebou Dar e si rifugia nel circo di Valan Luca insieme al suo seguito di amici. Durante il lungo viaggio attraverso l’Altara, Mat comincia, con poco successo, a corteggiare Tuon, che secondo la profezia dovrà diventare sua moglie.
Elayne continua la lotta per conquistare il trono di Andor, viaggiando con il Potere da un punto all’altro del regno per raccogliere alleati contro la sua riavale principale, Arymilla Marne, la quale ha raccolto attorno a se un grande esercito che minaccia la capitale.
Rand si è ritirato sulle pendici della Dorsale del Mondo per riposare dopo la pulitura di Saidin, ma ben presto viene raggiunto da Logain, Loial e Davram Bashere, scoprendo così che alcuni Asha’man hanno legato delle Aes Sedai come custodi.

Egwene continua l’assedio di Tar Valon, guidando le Sorelle con mano salda e fronteggiando le mille problematiche dell’assedio e cercando di riunire la Torre Bianca senza spargimenti di sangue.


Il più criticato del 14 libri della saga (15 se contiamo il prequel) è proprio il decimo e la critica maggiore va nella lentezza della narrazione e nell’assenza di azione. La maggior parte degli avvenimenti descritti si svolge in contemporanea con gli ultimi eventi del nono volume, di fatto non facendo alcun passo in avanti nella storia. L’evento a Shadar Logot viene visto attraverso i vari punti di vista dei personaggi, sottolineando l’enorme portata del gesto di Rand, che cambierà il mondo così come l’abbiamo conosciuto noi leggendo e come lo conoscono i personaggi.
Jordan ha voluto evidenziare l’evento riproponendolo più e più volte, ma rendendo così la lettura di una lentezza mostruosa e alla lunga, rileggere le stesse reazioni più volte stufa davvero.
Stranamente, il punto di vista dei personaggi più colpiti dall’evento (Asha’man e Reietti), è assente, sarebbe stato bello leggere anche (soprattutto) di loro.
Nascosti tra le centinaia di pagine però, ci sono alcune piccole perle che non vanno ignorate. Il rapporto tra Mat e Tuon per esempio, dove Mat, di solito bravo Don Giovanni, trova finalmente una donna che gli da pan per focaccia mettendolo costantemente in difficoltà, è molto divertente.
Anche l’episodio di Perrin è estremamente importante per la costante crescita del personaggio. Finalmente affronta il suo io oscuro e lo abbandona nel bosco insieme alla sua ascia.
Peccato che questi episodi da soli non bastino a risollevare l’interesse nel libro.


mercoledì 29 aprile 2015

Spazio Libri & La Porta sui Mondi | Perché l'unione fa la forza!

Spazio Libri e La Porta sui Mondi hanno deciso di unire le forze al fine di offrire maggiori servizi agli utenti del forum e del blog, sia che siano oramai clienti abituali o, perché no, nuove leve pronte ad entrare in azione!

Lo scopo del è quello di offrire uno spazio web che attraverso la pubblicazione di editoriali e quant'altro consenta di restare aggiornati sul genere fantasy, mentre sul forum potrete commentare insieme a tanti altri appassionati e discutere dei vari argomenti.

Ovviamente da parte nostra non mancheremo di pubblicare le news letterarie più importanti riguardanti l'intero panorama editoriale. Considerate la novità come un passo in avanti verso una maggiore integrazione tra attività di sezione e informazione specialistica. Se avete idee, suggerimenti, feedback o quant'altro non esitate a sfruttare tale spazio!

PS: se qualcuno desidera proporre argomenti (o scrivere di propria mano) per eventuali editoriali o saggi su un qualsiasi argomento inerente la letteratura può tranquillamente inviare un PM ad un membro dello staff di Spazio Libri (LeRoiLele15120Kerri) in maniera tale da organizzare la cosa.


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martedì 28 aprile 2015

[Recensione] WoT 09 - Il Cuore dell'Inverno - Robert Jordan



Titolo:  Il Cuore dell'Inverno
Serie: La Ruota del Tempo vol. 9
Autore: Robert Jordan
Editore: Fanucci
N° Pagine: 736
ISBN-10: 8834723228
Genere: High Fantasy








*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***




Faile è stata rapita dagli Aiel Shaido e Perrin, con il suo seguito, corre in suo soccorso.
Elayne, dopo essersi unita ad Aviendha come sorella prima, cerca di conquistare il trono di Andor, giostrandosi come meglio può nel Gioco delle Casate e riuscendo a fruttare a suo vantaggio il grande esercito che si è riunito sul confine nord del suo regno.
Mat è ancora intrappolato a Ebou Dar dopo la conquista della città da parte dei Seanchan e pianifica la sua fuga. Le cose però non sono semplici, la regina Tylin non vuole lasciarlo andare e per di più il nostro ta’veren vuole liberare alcune Aes Sedai diventate damane. Un aiuto inaspettato arriverà da vecchi alleati, ma proprio alla fine comparirà la Figlia delle Nove Lune, la fanciulla che secondo la profezia Mat deve sposare.
Dopo l’attacco subito a Cairhien, Rand scompare dalla circolazione e va in gran segreto a Far Madding, la città del sud dove l’ Unico Potere non può essere toccato, sulle tracce degli Asha’man traditori. In città arrivano anche Cadsuane con un nutrito seguito di Aes Sedai, Asha’man e Atha'an Miere, giusto in tempo per salvare Rand dal Consiglio che governa la città.

Una volta libero, Rand si unisce al gruppo di Cadsuane e insieme si dirigono a Shadar Logot per un grande finale.



C’è molta calma in questo libro, anche Rand si “prende una vacanza” dal suo obiettivo primario per chiudere una faccenda personale. Peccato che in molte parti la calma sia fin troppa, con pagine su pagine dove succede poco o nulla. I capitoli peggiori sono sicuramente quelli di Elayne (tralasciando il prologo) appesantiti ancor di più da sfilze di nomi di personaggi del tutto inutili poi alla trama. Per fortuna a riequilibrare il tutto ci pensa Mat, riconfermandosi il miglior personaggio della saga e i cui capitoli si è sempre felici di leggerli.

Bellissimo il finale, la pagina prima si ha calma piatta, quella successiva scoppia epicità da ogni riga, con un climax incredibilmente forte. Da notare il modo in cui Jordan gestisce questa situazione, scelta che si vede di rado nella letteratura e in particolar modo nel fantasy. Per utilizzare le parole del bravo Brandon Sanderson “invece di avere una trama legata al mistero (cosa farà Rand?) abbiamo una trama legata all’avventura (Rand riuscirà nel suo intento?), due cose molto diverse. La scelta dello scrittore è molto soddisfacente, e gli consente di focalizzarsi sul personaggio.” Forse è una scelta che può far storcere il naso agli amanti del mistero o dei colpi di scena, ma dopo aver finito l’ultimo capitolo non si può non concordare con Sanderson.


lunedì 27 aprile 2015

[Recensione] WoT 08 - Il Sentiero dei Pugnali - Robert Jordan



Titolo:  Il Sentiero dei Pugnali
Serie: La Ruota del Tempo vol. 8
Autore: Robert Jordan
Editore: Fanucci
N° Pagine: 720
ISBN-10: 883472321X
Genere: High Fantasy







*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***




Finalmente la Scodella dei Venti viene utilizzata, riportando nel mondo il clima al suo stato normale, ma per le Aes Sedai il costo di questa operazione è stato molto alto, a causa dell’accordo tra Elayne, Nynaeve e Aviendha con le Cercavendo del Popolo del Mare. Oltretutto il potere stesso delle Aes Sedai viene continuamente messo in discussione sia dalle Cercavento che dalle donne della Famiglia. Solo la forza di volontà delle tre giovani incantatrici riesce a tenere il gruppo unito fino all’arrivo a Caemlyn.
Perrin si sposta a sud, nel Ghealdan, su ordine di Rand. Qui dovrà incontrare il Profeta del Drago e porre fine alle scorribande dei suoi seguaci. Inoltre dovrà incontrarsi con la regina Alliandre, che ha chiesto la protezione del Drago Rinato proprio contro i Fautori guidati dal Profeta.
Rand intanto è occupato in battaglia contro le truppe dei Seanchan che hanno silenziosamente occupato Tarabon e l’Altara. Dividendo il suo piccolo esercito in più gruppi, ognuno con vari Ashaman a comando, da battaglia ai nemici decisamente superiori di numero ed è infne costretto ad utilizzare la sua arma segreta: la ritrovata Callandor.
Egwene continua la sua marcia contro la Torre Bianca, superando tutti i problemi creati dal sostentamento del grosso esercito che la segue e gli ostacoli creati dalle Aes Sedai rivali.



Sembra che tutti i punti saldi stiano crollando: il potere delle Aes Sedai, che potevano dare ordini a re e regine, ora è diviso e messo in discussione, le stesse incantatrici vengono quasi schiavizzate dalle Sapienti Aiel, messe all’angolo dalle Cercavento e anche tra la Famiglia cominciano a sorgere i primi dubbi. Nello stesso modo, Rand subisce la sua prima sconfitta in battaglia, mostrando che il potere del Drago Rinato è si grande, ma non imbattibile. Jordan fa muovere continuamente il suo mondo, stavolta spostando gli equilibri del potere.
A questo proposito, è molto bello il confronto tra Elaida ed Egwene, la prima, che ha alle spalle decenni di esperienza, è ormai senza potere, soggiogata alla sua Custode continua a fare  mosse sbagliate, mentre la seconda dimostra sempre più di essere una persona forte e difficile da manipolare e il cui potere è in continua ascesa.
Molto bella anche la battaglia di Rand, finalmente si vedono i limiti del potere del Drago Rinato, il voler diventare sempre più duro e onnipotente ha infine dato i suoi amari frutti.
Da notare il cambio di Jordan nello stile di scrittura, ora ci sono molti più capitoli di seguito con lo stesso POV, che danno maggiore linearità alla lettura.
Due le maggiori pecche di questo ottavo volume: l’assenza di Mat, forse il miglior personaggio della saga, che avrebbe reso l’opera più “leggera e spensierata”, e la continua impressione di libro di transizione, presente in tutti i volumi centrali. Jordan sembra sempre preparare la scacchiera per una grande mossa che non arriva mai.


domenica 26 aprile 2015

[Recensione] WoT 07 - La Corona di Spade - Robert Jordan




Titolo:  La Corona di Spade
Serie: La Ruota del Tempo vol. 7
Autore: Robert Jordan

Editore: Fanucci
N° Pagine: 912
ISBN-10: 
8834723201
Genere: High Fantasy


*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***






Grazie all’aiuto di Min, Rand riesce finalmente ad alleggerire il fardello sulle sue spalle, ma i doveri del Drago Rinato sono sempre enormi. Mentre le Aes Sedai tessono i loro piani intorno a lui e vengono inghiottite dal suo essere ta’veren, ecco comparire un’altra variabile dell’equazione: Cadsuane, la più anziana e riverita tra tutte le Sorelle arriva alla corte del Drago.
Non contento, Rand affronta di persona l’esercito radunato da alcuni nobili ribelli, ma l’incontro non si chiuderà come da lui previsto. Ripresosi dalla battaglia, Rand attuerà infine il piano per conquistare Illian e sconfiggere il Reietto Sammael.
Nella città di Ebou Dar, Mat, Nynaeve ed Elayne continuano la ricerca della Scodella dei Venti, trovando alleati e nemici inaspettati. Le due giovani Aes Sedai scoprono infatti un gruppo clandestino di donne in grado di incanalare chiamato “La Famiglia” e raggiungono un accordo con il Popolo del Mare, mentre i Reietti e l’Ajah Nera cercano di ostacolarle.
Infine, Egwene riesce finalmente a smuovere le Sorelle ribelli, il suo esercito è così in marcia verso la Torre Bianca per affrontare Elida l’usurpatrice e le sue seguaci.



Sono tanti piccoli episodi quelli che compongono questo settimo volume della Ruota del Tempo. Alcuni utili alla trama, altri utili a far crescere i personaggi e altri utili nel popolare e rendere vivo il mondo creato da Jordan, ma nessuno è inutile, anche se sicuramente per capirne alcuni servirà uno sguardo più ampio, dato sia dai volumi precedenti che dai successivi.
Questa è la difficoltà maggiore del libro, il non avere una completa visione degli eventi ignorando quelli futuri può limitare la godibilità (comunque altissima, ma sapere di arrivare alla fine della saga e doverla rileggere da capo per cogliere appieno tutte le migliaia di sfumature può sconsolare molte persone), soprattutto se non si legge questo volume subito dopo i precedenti. D’altronde con un numero così elevato di personaggi è facile dimenticare qualche dettaglio, ma per fortuna Jordan ci viene incontro e dove necessario riprende in poche parole la situazione attuale del protagonista di turno.
Similmente ai suoi predecessori, anche in questo libro il ritmo è sempre lento fino alle ultime 200-300 pagine, anche se stavolta lo scontro finale tra Rand e Sammael è un po’ abbozzato e frettoloso, cosa che fa storcere il naso visto i tre volumi di attesa per questa battaglia.
Ovviamente non mancano gli episodi epici, sparsi qua e la in tutta l’opera e di altissimo livello emozionale.
In ascesa la maturazione dei personaggi, stavolta l’occhio è puntato su Nynaeve e Mat, sempre meno adolescenti e più adulti, protagonisti di alcuni dei momenti più belli del volume.




sabato 25 aprile 2015

[Recensione] WoT 06 - Il Signore del Caos - Robert Jordan



Titolo: Il Signore del Caos
Serie: La Ruota del Tempo vol. 6
Autore: Robert Jordan

Editore: Fanucci
N° Pagine: 1024
ISBN-10: 
8834723198
Genere: High Fantasy







*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***





Spodestata dal suo trono da uno dei Reietti, la regina Morgase di Andor si rifugia in Amadicia e trova un inaspettato alleato per la riconquista del trono: Pedron Niall, comandante supremo dei Manti Bianchi.
Rand, ormai signore di Tear, Andor e Cairhien, proclama un’amnistia per tutti gli uomini in grado di incanalare e fonda una scuola, la Torre Nera, come opposto della Torre Bianca delle Aes Sedai. Nella Torre Nera verranno addestrati gli uomini in grado di utilizzare Saidin e a capo di essa ci sarà Mazrim Taim, un Falso Drago mai catturato dall’Ajah Rossa.
Dopo aver appreso il talento del Viaggiare, una specie di teletrasporto, Rand va continuamente avanti e indietro tra Caemlyn e Cairhien per gestire le delegazioni diplomatiche dei due gruppi di Aes Sedai, le ribelli di Salidar e le seguaci di Elaida.
Perrin, ritrovato ora dopo quasi due libri di assenza, sente l’attrazione di Rand come ta’veren e parte dai Fiumi Gemelli insieme alla moglie Faile, Loial e un nutrito gruppo di compaesani per unirsi a Rand.
Egwene invece viene convocata a Salidar e si ricongiunge con Elayne e Nynaeve, che nel frattempo hanno fatto scoperte strabilianti grazie alle conoscenze di Moghedien, la Reietta catturata. Tra queste scoperte, trovano la locazione di un potente ter’angreal in grado di ristabilire il normale tempo atmosferisco, poichè a causa del tocco del Tenebroso, il caldo estivo persiste nonostante sia pieno inverno.
Mat viene inviato da Rand proprio a Salidar, per recuperare Elayne e portarla a Caemlyn per l’inconorazione come regina di Andor, ma al suo arrivo viene invischiato negli affari dell’ Amyrlin Seat appena nominata e deve seguire i suoi ordini.



Il quinto libro era di transizione e il sesto pure. Per una metà abbondante succede veramente poco, o meglio, Jordan gestisce (egregiamente) un numero di personaggi talmente grande che per forza di cose la trama non fa passi in avanti, lasciando Tarmon Gai’don ancora molto lontana. Questo non vuol dire che non ci siano momenti emozionanti (l’arrivo di Mat a Salidar) o importanti (la cura di Nynaeve), ma sono pochi rispetto al numero di pagine. L’autore si è dedicato soprattutto nel farci conoscere ancora meglio i dettagli del suo mondo.
Come ha detto Brandon Sanderson, i romanzi dal quarto al sesto sono legati fra loro in maniera molto più stretta rispetto ai primi tre, quasi come se fossero un unico, immenso, volume. Espandendo la storia oltre ciò che in un primo momento poteva sembrare un semplice viaggio dell’eroe, Jordan ha creato qualcosa di infinitamente più affascinante. Robert ha preferito espandere la trama inserendo dozzine di personaggi secondari e costruendo qualcosa che è molto più vasto e complesso rispetto a quanto sembrerebbe a un primo sguardo.
Tutta questa lentezza, anzi questa ampiezza di respiro, svanisce però nelle ultime pagine. Jordan ormai ci ha abituato a finali pieni di azione, emozione, colpi di scena e suspance, e questo è probabilmente il miglior finale della serie fin’ora.
Voto quindi a metà strada, può essere un capolavoro (a chi piace leggere di un mondo vivo e vedere come evolve) o un pessimo libro (per chi vuole una trama interessante e azione).


venerdì 24 aprile 2015

[Recensione] WoT 05 - I Fuochi del Cielo - Robert Jordan



Titolo: I Fuochi del Cielo
Serie: La Ruota del Tempo vol. 5
Autore: Robert Jordan

Editore: Fanucci
N° Pagine: 912
ISBN-10: 
883472318X
Genere: High Fantasy







*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***



Gli Aiel Shaido guidati da Couladin, autoproclamatosi Car’a’carn, cioè capo dei capi, marciano sulle Terre Bagnate per portare guerra e morte. Rand, è costretto ad unire gli altri clan Aiel sotto la sua bandiera per fermare Couladin, in una grande battaglia campale alle porte della città di Cairhien. Durante la battaglia Rand viene attaccato da qualcuno con Saidin, la parte maschile del Potere. Solo uno dei Reietti può utilizzare un simile attacco, ma chi?
Durante la battaglia Mat salva un manipolo di soldati e li guida alla vittoria grazie alle conoscenze apprese dagli uomini-volpe, creando così il reggimento della Mano Rossa e diventandone il generale.
Nel frattempo Nynaeve ed Elayne fuggono da Tanchico, costantemente sotto la minaccia dell’Ajah Nera e dell’ancor più pericolosa reietta Moghdien. Durante i loro viaggi nel Mondo dei Sogni le due scoprono la presa di potere all’interno della Torre Bianca, quindi decidono di cercare le Aes Sedai schierate contro Elaida. Durante la ricerca incappano nel circo di Valan Luca e lo usano come nascondiglio per trarsi in salvo dai nemici e dalla rivolta scatenata dal Profeta del Drago Rinato nella città di Samara.


Chiaramente un libro di transizione, Jordan risistema tutti i pezzi sulla scacchiera dopo il libro precedente, pronto per qualche mossa spettacolare nei prossimi volumi. Non che questo libro non sia interessante, anzi ci sono alcuni colpi di scena da far schizzare gli occhi fuori dalle orbite, soprattutto nel finale (da leggere tutto d’un fiato).
Anche qui molto bella e accurata la continua crescita dei personaggi. Rand diventa sempre più maturo e comincia a capire che il mondo non è sempre semplice come lo immaginava quando era un pastore, mentre Nynaeve comincia a capire che non può dare ordini a chiunque solo perché nel suo piccolo villaggio spadroneggiava come Sapiente.
Una nota, si di nuovo (!!!), su traduzione ed editing. Questo libro è pieno zeppo di errori, parole scritte sbagliate e punteggiatura a casaccio ogni tanto creano qualche disagio. Pessima la traduzione che fa risultare i personaggi perennemente raffreddati visto che continuano a “tirare su con il naso”... Non sarebbe meglio farli sospirare?
Tralasciando le colpe della Fanucci, solo due punti negativi vanno a Jordan: la battaglia campale di Cairhien è solo accennata, poteva venire gestita meglio con qualche descrizione in più; mentre la parte relativa al circo è inconsistente e non porta da nessuna parte.


giovedì 23 aprile 2015

[Recensione] WoT 04 - L'Ascesa dell'Ombra - Robert Jordan



Titolo: L'Ascesa dell'Ombra
Serie: La Ruota del Tempo vol. 4
Autore: Robert Jordan

Editore: Fanucci
N° Pagine: 1004
ISBN-10: 
8834723171
Genere: High Fantasy








*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***

Dopo la proclamazione al mondo del Drago Rinato, Rand decide di recarsi nel deserto Aiel per adunare il Popolo del Drago, seguito da Mat, Egwene e Moiraine. Una volta giunto a destinazione, le Sapienti Aiel invieranno Rand nel Rhuidean, un luogo colmo di potere dove attraverso gli occhi dei suoi antenati apprenderà la storia degli Aiel. Nel frattempo Mat entrerà in una porta magica, e un popolo a metà strada tra uomo e volpe gli darà un medaglione, una lancia e antiche conoscenze, ma ad un caro prezzo. Il Rhuidean marchierà Rand con i tatuaggi di due draghi, uno per avambraccio, nominandolo Colui che Viene con l’Alba, capo dei capi Aiel. Ma l’unione del popolo non sarà semplice, come non sarà semplice apprendere la loro cultura.
Perrin dovrà tornare nella terra natale dei Fiumi Gemelli, sotto assedio dei Trolloc e invasa dai Manti Bianchi. La sua amata Faile lo accompagnerà e i due dovranno gestire una situazione a dir poco delicata, ma grazie ai padri di Rand e Mat, riusciranno ad unire la popolazione sotto un’unica bandiera.
Elayne e Nynaeve, accompagnate dal menestrello Thom e dal cacciatore di ladri Juilin, si recheranno nella città di Tanchico, a caccia delle undici superstiti dell’Ajah Nera. La città è in tumulto a causa della guerra, ma una volta riuscite ad entrare nel palazzo della Panarca troveranno le loro nemiche insieme a una dei reietti. Inoltre Nynaeve porterà in salvo uno dei sigilli della prigione del Tenebroso.
Min invece rimarrà alla Torre Bianca, centro del potere delle Aes Sedai e dovrà vivere l’orrore di una rivolta interna alla torre, quando Elaida dell’Ajah Rossa guiderà un violento colpo di stato. 



Non è semplice riassumere in poche righe un libro come L’Ascesa dell’Ombra, il più lungo della serie, composto da mille pagine e pieno zeppo di avvenimenti. Le vicende principali sono tre, quella di Rand, quella di Perrin e quella a Tanchico, ognuna che racconta una storia a se stante, potremmo quasi dire che Jordan ha pressato tre libri diversi in un unico volume.
La scrittura rimane su ottimi livelli, sempre scorrevole e senza rallentamenti ne accelerazioni eccessive. A differenza dei volumi precedenti qui Jordan è stato bravo nel gestire i cambi di POV, creando degli ottimi cliffhanger passando da una storia all’altra lasciando il lettore col fiato sospeso.
Bellissima anche la caratterizzazione del mondo, che si sviluppa sempre più, diversificato e senza mai scadere nel banale o nel già visto. L’autore è stato capace di creare una serie di emozioni e di immagini del deserto Aiel per “sentito dire” nei libri precedenti e qui invece ci accompagna a visitarlo, come un amico che ci ha raccontato di un luogo e poi andare di persona a vederlo. Da questo punto di vista Jordan è un maestro che ben pochi hanno saputo eguagliare.
Parlando più della trama, le avventure narrate sono sempre avvincenti, capaci di farci provare forti emozioni, che sia una battaglia o un semplice dialogo, Jordan fa amare i suoi personaggi, soprattutto Mat e Perrin, che subiscono qui una trasformazione profonda e completa, mentre Rand rimane sempre chiuso in se stesso, oppresso dal ruolo che ha, pressato da tutti i lati e senza nessuno di cui potersi fidare veramente, ma volto a prendere in mano le redini del suo destino.
Ancora più marcate le tematiche di fondo che Jordan propone: la difficoltà nel superare i propri pregiudizi e le difficoltà nell’approcciarsi alle altre persone, che siano il sesso opposto o di una regione straniera.
Se proprio vogliamo trovare qualcosa di negativo in questo libro sono proprio la lunghezza, che allontana tra loro gli episodi delle tre vicende, e l’enormità di fatti, informazioni e nomi che bisogna assimilare nel leggerlo, non alla portata di tutti o di chi vuole una lettura più disimpegnata.
L’unica nota veramente pessima va alla all’editore, probabilmente durante la preparazione di questo volume i traduttori e gli editor erano tutti in ferie... Capita spesso infatti di leggere frasi senza senso, parole o righe intere di traduzione sbagliata, punteggiatura mancante, parole scritte male o nomi di personaggi sbagliati. Certo, ciò non riduce il valore dell’opera in se, ma ne incrina il godimento.


mercoledì 22 aprile 2015

[Recensione] WoT 03 - Il Drago Rinato - Robert Jordan



Titolo: Il Drago Rinato
Serie: La Ruota del Tempo vol. 3
Autore: Robert Jordan

Editore: Fanucci
N° Pagine: 666
ISBN-10: 
8834723163
Genere: High Fantasy







*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***




Incapace di controllare l’Unico Potere e con la mente in continuo tumulto, Rand fugge dalle montagne dove si era rifugiato insieme a Moiraine, Perrin, Loial e un manipolo di soldati. Deciso a dimostrare a se stesso e al mondo di essere il Drago Rinato, la sua meta sarà la città di Tear, la cui fortezza protegge Callandor, l’antica spada che, secondo le profezie, solo il Drago può impugnare.
Nel frattempo Mat viene portato a Tar Valon insieme a Egwene, Nynaeve ed Elayne, dove verrà guarito dalle Aes Sedai dalla maledizione del pugnale di Shadar Logot.
L’Amirlyn Seat (il capo delle Aes Sedai), dopo aver guarito Mat, affida alle tre ragazze il compito di trovare indizi sull’Ajah Nera, il gruppo di donne al servizio del Tenebroso che avevano tradito Egwene consegnandola ai Seanchan, fuggite dalla Torre Bianca lasciandosi alle spalle una scia di sangue. Guidate dalla sempre decisa Nynaeve le ragazze cominceranno a far luce sull’accaduto e si metteranno in viaggio anche loro verso Tear, seguendo gli strani indizi rinvenuti.
Anche Mat, dopo aver incontrato Thom il menestrello e aver consegnato un messaggio alla regina Morgase, madre di Elayne, partirà per Tear, poichè un’oscura figura vuole la morte dell’erede e delle sue amiche.


Nonostante il titolo del libro sia dedicato a Rand, solo tre capitoli lo vedono come protagonista. La sua figura però rimane presente in sottofondo nei vari eventi narrati, tutti che conducono al grande finale a Tear. L’autore approfitta di questa “assenza” del principale protagonista per approfondire i personaggi di Perrin e Mat, lasciati un po’ in disparte nei due libri precedenti, rendendoli finalmente qualcosa più che semplici co-protagonisti.
Molto bella la “tessitura” (per usare i termini della saga) dei quatto fili principali, cioè la via di Rand, Perrin, Mat e le tre ragazze, trame divise, ma nello stesso tempo unite intrinsecamente ad un livello superiore che porterà tutti al gran finale nella fortezza di Tear.
Come sempre Jordan aggiunge qualcosa di nuovo, un altro spicchio del suo mondo ci viene rivelato, stavolta vediamo finalmente l’ingresso del popolo Aiel, accennato varie volte nei libri precedenti, qui entrato in gioco di petto, prendendo parte importante nella trama, ma ancora senza veder approfondite la loro storia e le loro usanze, sicuramente rinviata a qualche volume successivo.
Molto importante il cambiamento di Rand, mai descritto apertamente, cambiamento che è metafora dell’esperienza che lo stesso Jordan ha avuto nella guerra del Vietnam, di cui non è mai riuscito a parlare nemmeno “trapiantandolo” in Rand.
Continuando l’analisi di quanto l’opera di Jordan abbia cambiato il mondo, è impossibile non vedere somiglianze tra la serie di Harry Potter e le vicende di Egwene, Nynaeve ed Elayne all’interno della Torre Bianca: tre alunne alle prime armi a caccia di un mistero e braccate da un grande male all’interno della scuola di magia. Che la Rowling abbia preso spunto da qui per la sua opera?