venerdì 24 aprile 2015

[Recensione] WoT 05 - I Fuochi del Cielo - Robert Jordan



Titolo: I Fuochi del Cielo
Serie: La Ruota del Tempo vol. 5
Autore: Robert Jordan

Editore: Fanucci
N° Pagine: 912
ISBN-10: 
883472318X
Genere: High Fantasy







*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***



Gli Aiel Shaido guidati da Couladin, autoproclamatosi Car’a’carn, cioè capo dei capi, marciano sulle Terre Bagnate per portare guerra e morte. Rand, è costretto ad unire gli altri clan Aiel sotto la sua bandiera per fermare Couladin, in una grande battaglia campale alle porte della città di Cairhien. Durante la battaglia Rand viene attaccato da qualcuno con Saidin, la parte maschile del Potere. Solo uno dei Reietti può utilizzare un simile attacco, ma chi?
Durante la battaglia Mat salva un manipolo di soldati e li guida alla vittoria grazie alle conoscenze apprese dagli uomini-volpe, creando così il reggimento della Mano Rossa e diventandone il generale.
Nel frattempo Nynaeve ed Elayne fuggono da Tanchico, costantemente sotto la minaccia dell’Ajah Nera e dell’ancor più pericolosa reietta Moghdien. Durante i loro viaggi nel Mondo dei Sogni le due scoprono la presa di potere all’interno della Torre Bianca, quindi decidono di cercare le Aes Sedai schierate contro Elaida. Durante la ricerca incappano nel circo di Valan Luca e lo usano come nascondiglio per trarsi in salvo dai nemici e dalla rivolta scatenata dal Profeta del Drago Rinato nella città di Samara.


Chiaramente un libro di transizione, Jordan risistema tutti i pezzi sulla scacchiera dopo il libro precedente, pronto per qualche mossa spettacolare nei prossimi volumi. Non che questo libro non sia interessante, anzi ci sono alcuni colpi di scena da far schizzare gli occhi fuori dalle orbite, soprattutto nel finale (da leggere tutto d’un fiato).
Anche qui molto bella e accurata la continua crescita dei personaggi. Rand diventa sempre più maturo e comincia a capire che il mondo non è sempre semplice come lo immaginava quando era un pastore, mentre Nynaeve comincia a capire che non può dare ordini a chiunque solo perché nel suo piccolo villaggio spadroneggiava come Sapiente.
Una nota, si di nuovo (!!!), su traduzione ed editing. Questo libro è pieno zeppo di errori, parole scritte sbagliate e punteggiatura a casaccio ogni tanto creano qualche disagio. Pessima la traduzione che fa risultare i personaggi perennemente raffreddati visto che continuano a “tirare su con il naso”... Non sarebbe meglio farli sospirare?
Tralasciando le colpe della Fanucci, solo due punti negativi vanno a Jordan: la battaglia campale di Cairhien è solo accennata, poteva venire gestita meglio con qualche descrizione in più; mentre la parte relativa al circo è inconsistente e non porta da nessuna parte.


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