lunedì 13 aprile 2015

[Recensione] Labyrinth - A.C.H. Smith



Titolo: Labyrinth
Autore: A.C.H. Smith
Editore: Bompiani
N° Pagine: 189
ISBN-10: 
8845203190
Genere: Urban Fantasy










La quindicenne Sarah è lasciata a casa da sola con il fratellino Toby, mentre i genitori si concedono una serata di relax.
Lasciato solo nella sua stanza, Toby comincia a strillare e Sarah, che non ne può più, pronuncia una frase rituale e magica. Subito dei folletti, guidati dal loro re Jareth, rapiscono il bimbo.
Sarah è così costretta a inseguirli nel magico mondo governato dal Re dei Folletti in una sfida contro il tempo, infatti avrà 13 ore per superare un insidioso labirinto, raggiungere il castello e recuperare il fratellino.


Di solito da un bestseller viene tratto un film e magari anche un videogame. Raramente succede il contrario, ma con Labyrinth, è andata così. Dall’ottimo film di Jim Henson è stato tratto questo romanzo che racconta pari pari la storia di Sarah, Toby e Jareth.
La maggior parte delle vicende narrate sarà appunto nel labirinto, dove cose strane e assurde saranno all’ordine del giorno, con portoni parlanti, strani personaggi (tra cui uno gnomo che uccide delle malvagie fatine con l’insetticida) e ambienti ostili, Sarah dovrà destreggiarsi in varie situazioni e superare le insidie che Jareth creerà per impedirle di raggiungere il fratellino.
Il libro è decisamente orientato per i ragazzi in fase di pre-adolescenza, non mancano mai personaggi e situazioni buffe che strapperanno qualche sorriso qua e la.
La scrittura è quindi semplice e lineare, a tratti anche banale e piatta e non riesce a far emozionare il lettore come invece può fare il film.
Infine, mentre il film si conclude in modo più profondo, il libro non fornisce questi elementi su cui ci si può soffermare a riflettere. 
Le scene all’inizio e alla fine del film rivelano che la maggior parte dei personaggi che Sarah incontra rimandano a giocattoli, poster e altri oggetti della sua stanza.
Più importante di tutti, i ritagli di giornale della vera madre di Sarah, un'attrice, mostrano che lei ebbe una relazione con il suo partner del teatro; l’immagine di Bowie (che interpreta Jareth nel film) fu usata in quelle foto per evidenziare come Sarah desideri essere corteggiata dall’uomo che amava sua madre.
Tutto questo fa capire che il mondo del labirinto è forgiato dall’immaginazione di Sarah, ma nel libro questi importanti elementi NON vengono riportati, lasciando il lettore con molte domande senza risposta.


Nessun commento:

Posta un commento