mercoledì 15 aprile 2015

[Recensione] Il Ciclo di Conan



Titolo: Il ciclo di Conan - tomo 1
Autore: Robert E. Howard

Editore: Newton & Compton
N° Pagine: 448
ISBN-10: 8879838741
Genere: Sword & Sorcery










Essendo una raccolta di racconti, evito di fare la descrizione di ognuno, incorporo la descrizione generale nel commento.


Conan il barbaro o Conan il cimmero, tutti conoscono il famoso personaggio creato nei primi del 1900 da Robert E. Howard, capostipite di un nuovo filone fantasy chiamato "Sword & Sorcery" (o heroeic fantasy) dallo scrittore Fritz Leiber per definire il livello storico/culturale dell'ambientazione delle opere.
Proprio le spade e la magia sono i due punti cardine delle storie di Conan. Come disse Omero, "la lama stessa incita ad atti di violenza" e la violenza è incarnata nel possente barbaro, che pur girovagando seminudo, ha sempre una spada (o una scimitarra o un lungo pugnale) alla cintura ed è sempre pronto ad usarli. Magia, occulto, orribili mostri e antiche divinità sono l'altra faccia della medaglia, i nemici contro cui Conan dovrà confrontarsi di volta in volta.
Alla fine di ogni sua avventura (e ne vivrà di più disparate, dal riconsegnare il trono alla bellissima regina sostituita dalla gemella malvagia, al rubare una gemma di enorme potere e valore dalla torre del sadico sommo sacerdote, al combattere per la vita in una giungla sperduta abitata da enormi e mostruosi gorilla alati), Conan avrà sempre la sua ricompensa, che siano donne, ricchezze o semplicemente averla scampata ancora una volta.
Fin da subito scopriamo che il nostro cimmero non è l'eroe senza macchia che intraprende una "cerca" per salvare la fancuilla in pericolo o sconfiggere il cattivo tirrano. Conan è un barbaro nel vero senso del termine. Rude, violento, avventato, lussurioso, vendicativo e sempre pronto a prendere il sopravvento con la sua possenza fisica, è ben lontano dai cavallereschi paladini senza macchia. Oltre alla sua presenza fisica, Conan ha un'altra arma micidiale: l'astuzia. Ma non è un'astuzia dovuta all'esperienza, all'allenamento o allo studio, è un sesto senso innato, animalesco, parte del suo retaggio barbarico e affinato da una vita di stenti in una terra dove il pericolo è sempre dietro ogni albero o sotto ogni pietra.
Più e più volte l'autore assegna al barbaro aggettivi animaleschi proprio per esaltare la sua diversità nell'essere ferale. Così Conan si muove come una pantera, balza come un leone, lotta con muscoli d'acciaio e sopporta ferite che ucciderebbero uomini normali.
Il suo essere barbaro però ha anche un lato positivo. Conan non si tira mai indietro quando si tratta di aiutare qualcuno in difficoltà, anche mettendo a rischio la propria vita, cosa che un uomo "civilizzato" ci penserebbe due volte prima di fare.
Il mondo in cui vive Conan è vasto, terribilmente violento e desolato. Le civiltà umane sono cadute in disgrazia e si trovano ad un livello appena oltre quello primitivo e solo nelle città si può trovare un minimo di civilizzazione e tranquillità. Oltre le mura urbane, tribù di predoni, pirati, banditi e mostri la fanno da padrone. Pur essendo un mondo selvaggio, il mondo di Conan viene definito, dallo scrittore/saggista/biografo  L. Sprague de Camp,  un mondo dove «tutti gli uomini sono forti, tutte le donne belle, tutti i problemi semplici e la vita tutta un'avventura».

Nella sua vita, Howard intessè una fitta corrispondenza con Lovecraft e l'influenza del Solitario di Providence è evidente in molte opere howardiane. Troviamo quindi orrori cosmici, incubi divenuti realtà, mostri orribili e malefiche divinità dimenticate, spogliati però dei tratti orrorifici e inquietanti tipici di Lovecraft. Ogni nemico incontrato da Conan sarà fisico e tangibile, ogni essere, seppur potente o antico o sconosciuto, avrà un punto debole che il possente barbaro riuscirà a sfruttare per sconfiggerlo a colpi di spada.

Ogni racconto scritto da Howard, pur essendo scollegato dagli altri a livello di trama, ha un filo conduttore comune. Ogni volta troveremo il protagonista che, volente o nolente, verrà imbarcato in un'avventura (spesso con una bellissima donna minacciata da un orribile mostro). Conan si farà strada menando fendenti fino allo scontro con la creatura e salverà la bella donzella che si concederà a lui.
Essendo racconti ognuno a sè stante, non si ha nessun tipo di approfondimento di luoghi e personaggi, ma ogni scritto riesce ad affascinare portandoci in ambientazioni antiche, sperdute e sconosciute. Inoltre, la semplicità e la velocità dei racconti, li rendono fruibili anche a chi ha poco tempo da dedicare alla lettura o per una mezz'ora di svago.


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