venerdì 3 aprile 2015

[Recensione] Carrie - Stephen King



Titolo: Carrie
Autore: Stephen King
Editore: Bompiani
N° Pagine: 224
ISBN-10: 
8845274543
Genere: Horror
Data di pubblicazione: 29/11/2013








Carrie, 16 anni, è una ragazza come tante, o meglio, vorrebbe essere una ragazza come tante, ma fin da piccola è stata marchiata come bersaglio di burle, scherzi e prese in giro da parte dei compagni di classe. Emarginata da tutto e da tutti e con una madre che definire una fanatica religiosa è un’eufemismo, la sua vita è sempre stata un sopportare e reprimere.
Ma Carrie è (oppure ha?) qualcosa di più, qualcosa di sopito dorme dentro lei, qualcosa che si risveglia grazie (o a causa?) di un forte shock causato dalle sue prime mestruazioni proprio dopo l’ora di ginnastica a scuola, mentre fa la doccia in mezzo a tutte le altre ragazze. Carrie, ignara di cosa le stia succedendo, crede di morire dissanguata, mentre tutte le compagne la prendono in giro tirandole tamponi e assorbenti. Quest fatto “sblocca” i suoi poteri telecinetici, poteri già manifestati quando era bambina e subito messi a tacere dalla madre, che li crede doni del demonio.
Dopo questo episodio, Sue Snell, una compagna di classe di Carrie, pentita di averla presa in giro decide di redimersi convincendo il suo fidanzato Tommy (nonché ragazzo più popolare della scuola), a invitare Carrie al ballo di fine anno. Ma se da una parte una ragazza vuole aiutare, dall’altra una vuole vendicarsi della ramanzina subita dall’insegnante di ginnastica. Questa ragazza è Chris, che con il suo ragazzo poco di buono escogitano un piano per mettere Carrie in ridicolo davanti a tutta la scuola, proprio la sera del ballo.
Quella serata, che comincia per Carrie come la più bella della sua vita grazie all’interessamento do Tommy nei suoi confronti e dal fatto che sembra finalmente essere accettata dagli altri, si conclude in tragedia con Carrie che sfoga tutta la sua potenza mentale non solo sulla scuola, ma su tutta la cittadina circostante.

Tutto cominciò qui, il primo romanzo in assoluto di King ad essere pubblicato presenta già lo stile tipico dell’autore, ma è ancora incontaminato dalle descrizioni soffocanti presenti in molti dei suoi lavori più recenti. Qui si vede il vero King, senza veli e senza filtri, in tutta la sua crudezza, la sua schiettezza e la sua spavalderia nello sventolare la bassezza e la cattiveria del genere umano verso i propri simili.
Fin dall’inizio del libro King ci “spoilera” il finale, dicendoci che tutto finirà in tragedia, ma questo, invece che farci desistere, ci spinge a leggere sempre di più per sapere cosa e come succederà.
Questi due fattori rendono il libro altamente godibile e leggibile in poco tempo, visto anche il numero limitato di pagine (insomma, non uno dei suoi soliti mattoni).
Le vicende narrate vengono inframezzate da parti tratte da immaginari rapporti federali, interrogatori di polizia, o da libri scritti sull’accaduto, che rendono ancora più reale e più immersiva la lettura dell’opera.
Buona anche la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto della madre di Carrie e del rapporto di amore/odio tra le due.
L’unico punto a sfavore, se vogliamo considerarlo veramente come negativo, è la linearità e semplicità della trama, ma dobbiamo anche considerare che ai tempi King era ancora un giovincello alle prime armi.


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