lunedì 20 aprile 2015

[Recensione] WoT 02 - La Grande Caccia - Robert Jordan



Titolo: La Grande Caccia
Serie: La Ruota del Tempo vol. 2
Autore: Robert Jordan

Editore: Fanucci
N° Pagine: 709
ISBN-10: 
8834723155
Genere: High Fantasy







*** Attenzione, la recensione può contenere spoiler dei volumi precedenti ***


Il Corno di Valere, leggendario artefatto in grado di richiamare dalla tomba gli antichi eroi, è stato rubato da Padan Fain, l’amico delle tenebre, insieme al pugnale maledetto di Mat.
Mentre Egwene e Nynaeve vengono condotte alla Torre Bianca per essere istruite come Aes Sedai, Rand, Perryn, Mat e Loial patono alla ricerca del Corno e del pugnale. I ragazzi vengono accompagnati da lord Ingtar con al seguito alcuni cavalieri e tutti sono guidati da Hurin, un soldato con la particolare capacità di “fiutare” le tracce di violenza e delle persone che l’hanno commessa, in grado quindi di seguire la pista di Fain.
Il viaggio porta il gruppo verso Ovest, Fain non nasconde il fatto di volersi confrontare con Rand a Capo Toman, l’estrema punta occidentale del continente, attualmente sotto invasione da parte dei Seanchan, un popolo che viene dall’altro lato dell’oceano.
Durante tutto il viaggio e ancor più una volta arrivato a Capo Toman, Rand dovrà vedersela con la sua capacità di incanalare Saidin, la parte maschile e contaminata dell’Unico Potere. Da una parte infatti Saidin lo alletta, ma dall’altra Rand sa della contaminazione che lo renderebbe pazzo e inoltre utilizzarlo sarebbe come arrendersi alle Aes Sedai che lo vogliono manipolare.
Nel frattempo Egwene, Nynaeve, Elayne e Min vengono ingannate e vengono date come prigioniere ai Seanchan nella città di Falme, proprio dove gli amici stanno cercando il Corno.


Il secondo libro della serie della Ruota del Tempo riesce nuovamente ad incatenare il lettore alle sue pagine, tranne nella parte centrale dove ci sono vari capitoli in cui succede poco o nulla e la trama ristagna senza avvenimenti.
 Assente anche una maggiore personalizzazione o approfondimento di Mat e Perryn, probabilmente rimandata nei volumi a seguire, mentre in primo piano c’è la negazione di Rand del suo stesso essere. Al contrario, bella e curata la crescita delle tre aspiranti Aes Sedai e particolarmente toccante la storia di Egwene.
Epica la parte finale e soprattutto il finale in sè, in un’escalation di battaglie, azione e forti emozioni che chiudono degnamente le 700 pagine che compongono l’opera.
In questo secondo libro Jordan butta ancora più carne al fuoco, introducendo il popolo Seanchan, approfondendo le antiche profezie e legando ancor di più i vari protagonisti, inoltre aumenta sensibilmente il numero di POV, dando un respiro più ampio all’opera.
Inalterato lo stile dell’autore, che mantiene un ritmo tranquillo e che non stanca mai il lettore.
Parlando dei Seanchan e avendo letto la saga della Spada della Verità di Terry Goodkind è impossibile non notare le analogie, evidentemente Goodkind si è ispirato a Jordan per alcuni aspetti del suo ciclo. Questo fa ancora più capire quanto lo scritto di Jordan abbia influenzato il mondo e l’approccio al fantasy moderno.
A tutti gli effetti un ottimo libro, un’avventura piena ed emozionante ovviamente da leggere dopo il primo della saga.


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