lunedì 12 ottobre 2015

[Recensione] Morire per Vivere - John Scalzi




Titolo: Morire per vivere (Old Man’s War)
Serie: Old Mans’ War Universe  - Primo volume
Editore: Gargoyle
N° Pagine: 320
ISBN-10: 9788889541906
Genere: Fantascienza







A 75 anni John Perry, vedovo da alcuni mesi, si arruola nelle Forze di Difesa Coloniale (FDC). Perry si imbarca, insieme ad altri volontari, sull'astronave Henry Hudson dove, grazie a una tecnologia avanzata, la loro coscienza sarà trasferita in nuovi corpi potenziati in modo tale da disporre di forza prodigiosa e sensi molto sviluppati. In poche parole muoiono per tornare a vivere in corpi giovani e forti
Dopo un periodo di addestramento sul pianeta Beta Pyxis III, Perry viene mandato a combattere i Consu, una razza aliena fiera e intelligente. Grazie a una sua intuizione, le FDC vincono la battaglia e il suo gruppo è riassegnato. Ma l'astronave del veterano Perry viene intercettata, attaccata e lui dato per morto. A salvarlo arrivano le misteriose Brigate Fantasma, forze speciali delle FDC, guidate da Jane Sagan, che somiglia in modo impressionante a Kathy, la defunta moglie di John.





Premesse: non sono un patito di fantascienza, ho una vaga idea di chi fosse Asimov, ho visto Starship Troopers e non mi è piaciuto. Di Star Trek conosco solo Walter Nimoy e solo perché è comparso in The Big Bang Theory. A me piace generalmente il fantasy e se ti avvicini alla mia libreria i rumori che ne provengono sono suoni di spade, asce, incantesimi e draghi.... (magari anche qualche serial killer).

Così da profano del genere ma ben consigliato dagli amici mi sono deciso a leggere questo libro.
Il risultato è stato che l'ho divorato in meno di 3 giorni, che dopo appena 20 pagine ero completamente in simbiosi con il protagonista (Jhon Perry è un figo) e che l'ho trovato avvincente come pochi.
Mi è piaciuto tutto, l'introduzione, le battaglie, le amicizie, le speranze, gli alieni.
Bellissima l'idea di morire per vivere e anche se a volte mi sono perso nelle spiegazioni tecnico scientifiche, ho assolutamente apprezzato l'ironia con cui tutta la storia viene raccontata.
Anzi è proprio questa caratteristica il punto forte della storia. Lo stile di Scalzi è leggero ha una carica ironica non indifferente capace di alleggerire anche delle situazioni di per se pesanti come una guerra di conquista interplanetaria.
Inoltre alla linearità della storia si aggiungono delle sottotrame che verranno svelate solo nei prossimi volumi delineando una complessità e una profondità alla storia non da poco.
Non so se ora mi piace la fantascienza, sicuramente mi piace e molto anche la saga creata da Scalzi e ora non vedo l'ora di proseguire.
P.s. non so perché ma leggere questo libro ascoltando l'album Discovery dei Daft Punk (insieme ad Albion dei BloodyBeetRoots e Surface to air dei Chemical Brothers) mi ha portato letteralmente nello spazio





Personal soundtrack, a volte non c'è bisogno di un astronave per volare nello spazio:

 


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