lunedì 29 giugno 2015

[Recensione] Pern 01 - Il Volo del Drago - Anne McCaffrey



Titolo: Il Volo del Drago
Serie: Pern vol. 01
Autore: 
Anne McCaffrey

Editore: Fanucci
N° Pagine: 368
ISBN-10: 
8834702182
Genere: fantasy/sci-fi









Pern è un lontano pianeta simile alla Terra, colonizzato dalla razza umana secoli fa. Con il passare del tempo i coloni dimenticarono le loro origini e la tecnologia della loro patria e vissero felicemente su Pern come contadini e allevatori in un'epoca che noi possiamo considerare basso medioevo. La vita era felice, finché nel cielo apparve la Stella Rossa, un pianeta che ogni 200 anni passa pericolosamente vicino a Pern e, durante il suo passaggio, strani esseri attraversano lo spazio siderale per approdare sul verdeggiante Pern. Questi alieni cadono dal cielo in lunghi filamenti che attaccano qualsiasi essere vivente per nutrirsi, rendendo la terra un deserto sterile. Gli abitanti di Pern decisero allora di difendersi dai Fili e cominciarono ad allevare degli animali nativi del pianeta, chiamati draghi per la loro somiglianza con i mitologici esseri. Nacque così l'ordine dei Dragonieri il cui compito è difendere Pern bruciando i Fili prima che tocchino terra.
Stavolta la Stella Rossa, a causa della sua orbita irregolare, ha atteso 400 anni prima del suo passaggio e in 400 anni l'ordine dei dragonieri si è ormai sfaldato ed è caduto in disgrazia. F'lar, l'unico dragoniere che riconosce la gravità della situazione di Pern e che da ancora peso alle antiche Cronache, è impegnato in una Cerca per trovare una nuova Dama del Wheyr (il Wheyr è la fortezza rocciosa dove risiedono i draghi e la Dama del Wheyr ne è la regina) e si imbatte in Lissa, figlia di un signorotto assassinato durante un attacco alla sua fortezza, la giovane è ora serva del conquistatore. Il carattere prorompente della ragazza attira il dragoniere, che la porta al Wheyr, insieme a tante altre ragazze e ragazzi, per sottoporla allo Schema di Apprendimento, cioè lo speciale legame che lega drago e dragoniere al momento della schiusa delle uova.
F'lar intanto si troverà nella difficile situazione di convincere il resto di Pern ad unire le forze contro l'imminente attacco dei Fili.




L'idea di base e la costruzione di Pern sono veramente ottimi ed originali.
Non il solito mondo fantasy, ma un pianeta lontano (non inventato, esiste davvero!), che ha ormai perso i contatti con la Terra raggiungendo una propria identità.
La parte fantasy è data dai draghi, non visti come antichi e misteriosi esseri mitologici, ma un tipo di lucertola autoctona, modificata geneticamente dai primi coloni per adattarla alla lotta contro i Fili.
Anche nel nemico di turno c'è originalità: i Fili non sono un Signore Oscuro che vole dominare tutto, ma parassiti non senzienti che si limitano a "cadere" e a "digerire" ogni organismo organico che incontrano.
La struttura politica di Pern, poi, è ben strutturata: ci sono i Signori delle fortezze che comandano sul loro territorio, poi gli Artigiani con le loro gilde indipendenti e infine il popolo di contadini e allevatori. L'ordine dei dragonieri è trattato a parte e la sua influenza varia in base all'epoca. Durante la caduta dei Fili ovviamente sono i dragonieri a comandare, mentre durante i periodi di pace, vengono spesso bistrattati e dimenticati.
Tutto questo è stato scritto nel lontano 1971 e, guardandoci in giro al giorno d'oggi, non si può non dare atto che molte idee dell'autrice sono state "riciclate" in altre opere (basti pensare all'imprinting tra drago e umano al momento della schiusa dell'uovo, copiato poi da Paolini in Eragon).
Peccato per la narrazione degli eventi e soprattutto per lo stile scarno della McCaffrey che rendono il libro al limite del leggibile. Il problema principale sono le descrizioni ridotte all'osso e spesso assenti, lasciando il lettore spaesato o con un senso di vuoto. Ad esempio per la maggior parte del libro si parla dei Fili, senza spiegare cosa sono, rendendo impossibile capire la loro pericolosità e l'essenzialità dei draghi. Oppure ad un certo punto un personaggio dice che sono passati tre anni dall'arrivo di Lissa, ma narrativamente non si ha nessuna evidenza di questo sbalzo temporale. Insomma, mancano proprio molte informazioni che renderebbero il libro molto più scorrevole e leggibile.
Procedendo con i difetti troviamo i due personaggi principali a dir poco lunatici e i secondari poco caratterizzati, mentre i dialoghi sono mal strutturati e capita di perdere il filo e non capire chi sta parlando.
Concludendo, un sacco di belle idee, pero raccontate male. Un vero peccato perché questo libro sarebbe potuto essere un capolavoro.



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