lunedì 9 novembre 2015

[Recensione] La Promessa del Re Stregone - R.A. Salvatore

Titolo: La Promessa del Re Stregone
Serie: Soldati di Ventura vol. 2
Autore: R.A. Salvatore

Editore: Armenia
N° Pagine: 372
ISBN-10: 
8834419189
Genere: Heroic Fantasy














Dopo le loro (dis)avventure a Calimport, Jarlaxle ed Entreri decidono di cambiare vita. Attraversano così mezzo mondo per approdare nelle ostili terre di Damara e Vaasa, le Bloodstone Lands. Vaasa, fino a pochi anni prima, era governata dal Re Stregone Zhengyi, un lich i cui poteri quasi sconfinati gli permettevano di comandare stormi di draghi altrettanto malvagi. La guerra tra Vaasa e Damara infuriò per anni, fino a che Gareth Dragonsbane, paladino di Illmater, insieme ai suoi compagni sconfisse Zhengyi.
Il Re Paladino decise quindi di rendere l’ex regno del lich una zona abitabile, ma per farlo, è necessario sterminare le orde di malvagie creature che ancora lo abitano e istituì quindi una serie di taglie da pagare a qualsiasi mercenario intenda approfittarne. Quale migliore occasione per i due (anti)eroi di farsi una nuova fama?
Il potere di Zhengyi però non è facile da sconfiggere e anche dopo anni dalla sua scomparsa, la sua eredità è ancora presente a Vaasa, sottoforma di potenti artefatti magici da lui creati.
Uno di questi oggetti, un tomo di magia scritto dallo stesso Re Stregone, finisce nella mani di una maga mezz’orco alle prime armi, la quale ne attiva l’oscuro potere. La notizia giunge presto alle autorità e il comandante Ellery, cugina di re Gareth, parte alla volta del villaggio della maga per indagare, insieme ad un gruppo di compagni alquanto incredibile: un drow opportunista, un assassino senza scrupoli, un nano che parla in rima, un nano sacerdote, un mago malvagio, un ranger dal buon cuore e due guerriere.



Salvatore di libri ne ha scritti tanti, ma questo è uno dei più “D&Deschi” (passatemi il termine) del suo repertorio. Le basi sono proprio le classiche di un’avventura del gioco di ruolo cartaceo: un gruppo di avventurieri (stavolta alquanto strambo) che parte per sconfiggere qualcosa di malvagio, con combattimenti contro mostri spaventosi, dungeon da esplorare e trappole da disattivare.
Il libro è quindi improntato verso l’azione, ma non mancano i momenti di introspezione ed è bello vedere la crescita di Entreri, cominciata nel libro precedente e qui ancora presente.
L’accoppiata Entreri + Jarlaxle è di nuovo vincente, soprattutto ora che all’equazione si aggiunge anche Athrogate, il nano che parla in rima. Salvatore approfitta di questi tre personaggi, sicuramente i migliori del libro (e di molti suoi libri), per creare situazioni che più di una volta strappano un sorriso. I comprimari sono comunque di qualità e approfonditi quel tanto che basta per non renderli mere comparse.
La trama non è intricata come in altri libri della serie (anche se alcuni intrighi sono comunque presenti), ma nonostante la linearità si attesta su buoni livelli, così come la narrazione. Il background del luogo viene invece solamente accennato, l’autore da quel tanto che basta di spiegazioni per far capire al lettore dove si trovano i due protagonisti, senza addentrarsi in inutili dettagli o lunghe divagazioni sulla storia delle Bloodstone Lands (tra l’altro facilmente reperibili online o su vari manuali di D&D, per le persone a cui interessa conoscere la storia di Zhengyi e Gareth).
Insomma, gli appassionati di D&D si troveranno sicuramente a casa propria, mentre chi non conosce questo gioco si deve “accontentare” di buon libro fantasy pieno di magie, duelli e mostri, semplice e leggero, ma intrigante e avventuroso al punto giusto.

Rientrando nella prima categoria di persone questa è la votazione:




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