lunedì 7 dicembre 2015

[Recensione] Cabal - Clive Barker

Titolo: Cabal
Autore: Clive Barker
Editore: Bompiani
N° Pagine: 458
ISBN-10: 8845224252
Genere: Horror/splatter
















Finalmente, dopo innumerevoli sedute, mr. Boone e il suo psicologo, il dr. Decker, hanno scavato in profondità fino a scoprire gli orrori della doppia personalità del paziente. Decine di sanguinosi omicidi, le vittime sventrate e rese irriconoscibili, in un lago di sangue, tutto opera di Boone. Sconvolto dalla verità dei fatti, l'omicida tenta di suicidarsi, ma la Morte non è misericordiosa con lui e non lo accetta. Ferito, Boone viene portato in ospedale e qui conosce Narcisse, un folle che gli indica la posizione della mitica Midian, la città di reietti, dove ogni dolore viene eliminato. Dopo una fuga dall'ospedale, Boone comincia il viaggio alla ricerca della mitica città, ma al suo arrivo ha una brutta sorpresa. Midian non è altro che un paesino abbandonato in mezzo al nulla. Oltre le case fatiscenti, solo un grande cimitero. Anzi, un'enorme necropoli, con vecchie tombe e antichi mausolei. Perché un cimitero così grande per un paese così piccolo? Cosa nasconde in realtà Midian? Non si sono forse mosse quelle ombre mostruose che si intravedono nella necropoli?

Mentre Boone scopre i segreti di Midian, la sua fidanzata, Lori, comincia anche lei un lungo viaggio per cercare il ragazzo, creduto morto e scomparso. Ben presto si ritroverà nel mirino di un folle psicopatico che indossa una maschera con una cerniera come bocca, due bottoni come occhi e che impugna un lungo coltello. Anche lei dovrà scoprire gli orribili segreti di Midian per conoscere la verità su Boone.



Barker non è certo un autore adatto a tutti, il suo stile si basa su violenza gratuita, sangue a litri, sesso esplicito e mostruosità partorite da folli incubi. Elementi che faranno sicuramente felice qualsiasi appassionato di horror, ma senza una buona trama e buoni personaggi, sangue e mostri non bastano per rendere un libro appetibile. È questo il maggior difetto di quest'opera, l'essere troppo superficiale sia a livello di trama che di personaggi. Le descrizioni di persone e luoghi scarseggiano, così come l'approfondimento dei protagonisti: persino il Boone è solo tratteggiato. Anche la trama è molto vaga e non riesce a decollare se non verso la fine del libro. Molti i misteri che rimangono irrisolti e un finale molto aperto potrebbero far presagire un seguito che ora, dopo 30 anni dalla pubblicazione, non è mai arrivato.
Qualche merito il libro ce l'ha. La figura del mostro è continuamente messa in discussione: chi è più mostro, l'essere orribile che vuole solo stare in pace nascosto sottoterra o l'uomo che armato di fuoco e piombo vuole sterminare ciò che non conosce e vede come innaturale?
La storia di Lori e Boone invece sembra molto "La Bella e la Bestia", lei ama lui e lo accetta nonostante l'aspetto terrificante e l'orribile fame di carne umana.
Il premio come miglior personaggio va invece al folle con la maschera, farà la felicità di qualsiasi psichiatra o psicanalista.

Le visioni da incubo dell'autore stavolta non hanno fatto completamente centro, rendendo il libro poco digeribile anche agli amanti del genere.




Nessun commento:

Posta un commento