sabato 21 marzo 2015

[Recensione] American Gods - Neil Gaiman




Titolo: American Gods
Autore: Neil Gaiman
Editore: Mondadori
N° Pagine: 523
ISBN-10: 8804520833
Genere: Urban fantasy
Shadow, un omone grande e grosso, è in prigione da ormai tre anni. Il giorno della sua scarcerazione scopre che sua moglie Laura e il suo migliore amico sono morti in un incidente d’auto. Tornando a casa, Shadow incontra uno strano ed enigmatico figuro che si fa chiamare Wednesday e che gli propone di lavorare per lui come guardia del corpo e tuttofare. Dopo un iniziale rifiuto Shadow accetta, a patto che Wednesday gli lasci il tempo per il funerale della moglie, alla fine del quale Shadow regalerà al corpo di Laura una moneta d’oro ricevuta da un amico di Wednesday.
Ritornato al motel dove alloggia con il nuovo datore di lavoro, Shadow trova nella sua stanza proprio la defunta moglie, che lo ringrazia per la moneta d’oro e dice che ci penserà lei a proteggerlo.
Ma in cosa consiste il lavoro di Wednesday? L’energico vecchio parla di “una tempesta che sta per scatenarsi”, di una guerra incombente: una guerra tra le antiche divinità dell’uomo e le nuove. Già, perché Wednesday è un dio che anticamente veniva adorato dagli uomini, portato in America da qualche credente centinaia di anni fa, ma ora il suo culto è ormai quasi scomparso e così anche tutto il suo potere. Wednesday e Shadow quindi devono reclutare le altre antiche divinità per fronteggiare e sconfiggere quelle nuove: la dea televisione, il dio auotomobile, il dio tecnilogico, guidate tutte dal misterioso signor World.


Il viaggio di Shadow verso lo scontro finale e le verità celate da Wednesday è lungo e articolato, pieno di personaggi strani e avvenimenti ancor più strani. Possibile che quel ragazzo sfregiato sia Loki? E quel caro vecchietto di colore Anansi? E quell’elegante signora in rosso Kali? Eppure sono proprio loro, dei umanizzati e costretti a vivere in un mondo che li ha dimenticati, relegandoli a mere figure nei libri di storia.
Ad un certo punto Shadow sarà costretto a rimanere in un piccolo paese sulle sponde di un lago ghiacciato e, con questo escamotage, Gaiman inserisce una storia dentro la storia. Certo, avere uno stacco così può avere ripercussioni, per tutta questa parte infatti la trama principale rimarrà sospesa, in attesa dei disgeli della primavera, ma c’è da dire che questa storia nella storia è stata ben caratterizzata, ben scritta e ben inserita.
Una nota di merito per i piccoli racconti di come alcune divinità siano arrivate in America, ottimamente scritte e aggiungono un approfondimento all’ottima e originale trama raccontata dall’autore.
I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Shadow che all’inizio sembra il solito omone grosso e stupido, ma in realtà scopriamo essere una persona calma e ponderata, con un ottimo profilo psicologico, grazie anche alla parte svolta da Laura e dal rapporto tra i due.
La lettura è sempre scorrevole, anche se non è mai incalzante, le pagine scivolano via tranquille senza nemmeno accorgersene e ben presto si arriverà al colpo di scena finale, che non sconvolge, ma non è nemmeno banale.



Nessun commento:

Posta un commento