lunedì 24 agosto 2015

[Recensione] Il Talismano - S. King & P. Straub

Titolo: Il Talismano
Autore: Stephen King & Peter Straub
Editore: Sperling & Kupfer
N° Pagine: 672
ISBN-10: 8868361590
Genere: Horror fantasy









Cosa fareste voi per salvare vostra madre dal cancro? Vi buttereste in un viaggio dalla costa est a quella ovest degli USA e ritorno... a piedi? Anche se aveste solo 12 anni? E’ quello che fa Jack, protagonista assoluto, in questo libro scritto a quattro mani da King e Straub, indiscussi maestri dell’horror.
Eppure, non è tutto qui, anzi. Perché oltre al nostro mondo, ce n’è un altro, il mondo dei Territori, un mondo parallelo e magico, un mondo dove la tecnologia non è ancora arrivata e popolato da “gemellanti” (persone molto simili sia fisicamente che mentalmente a qualcuno nel nostro mondo), creature magiche e mostri di ogni genere. 
Ma perché questo viaggio? Cosa può salvare la madre di Jack? Un Talismano magico, perno di tutti i mondi, custodito all’interno dell’Albergo Nero (che nei Territori è un Castello Nero).
Ecco qui tutti gli elementi di una ricerca a metà tra il fantastico e il reale... anzi no, per avere un quadro completo manca ancora una cosa fondamentale: il cattivo: Morgan Sloat (gemallante di Morgan di Orris), cattivo, avaro, spietato, che ovviamente vuole distruggere il Talismano e acquisire ancora più potere e denaro.
Il libro ci accompagna per tutto il viaggio di Jack, partendo da un piccolo paese dei Territori, passando poi in uno squallido bar nei bassifondi americani, poi un istituto carcerario per minori, una scuola piena di mostri, un landa desolata con strane creature e palle di fuoco radioattivo e infine l’agognata California. Durante tutto il viaggio Jack verrà braccato dai tirapiedi di Sloat, che siano umani o mostri i quali cercheranno di fermarlo con le buone e con le cattive. Per compensare, il protagonista non sarà solo in quest’avventura, infatti farà amicizia con Lupo, un ragazzo che lo aiuterà e a cui si affezionerà non poco, mentre successivamente viaggerà con Richard, suo amico d’infanzia e figlio di Morgan, la cui relazione sarà fin dall’inizio molto difficile vista la mentalità concreta e scientifica dell’amico.



L’avventura in se non presenta nulla di nuovo fa pensare più volte alla serie della Torre Nera di King, molto simile sia come ricerca che come oggetto cercato. Le vicende narrate hanno alti e bassi e vista anche la mole del libro è comprensibile e solo una piccola parte è altamente magnetica.
Lo stile di scrittura è molto semplice, nonostante i protagonisti siano ben delineati sia fisicamente che psicologicamente, in più occasioni l’opera sembra puù un libro per adolescenti (strano visto gli autori).
Valutare questo libro non è semplice, è una bella avventura, piena di sentimenti (amore e amicizia, ma anche di odio e crudeltà). La semplicità della storia è sia un lato positivo che negativo, infatti non ci si stanca a leggere le avventure di Jack, ma nemmeno riesce a far immergere completamente il lettore nel mondo dei Territori.
Consigliato quindi a chi vuole estraniarsi dalla realtà e a chi vuole una lettura non impegnativa, ma comunque di un certo livello.




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