mercoledì 16 settembre 2015

[Recensione] Il Sapore della Vendetta - Joe Abercrombie





Titolo: Il Sapore della Vendetta (Best Served Cold)
Serie: Spin off stand alone ambientato nel mondo circolare (trilogia della prima legge)
Editore: Gargoyle
N° Pagine: 796
ISBN-10: 8898172303
Genere: Grimdark fantasy






Sono passati 4 anni dagli eventi narrati nell’ultimo libro della Trilogia della Prima Legge, ma nel Mondo Circolare la pace non esiste.
In Styria il Granduca Orso sente minacciata la sua egemonia, Monza Murcatto, conosciuta anche come Serpe di Talins, la Macellaia di Caprile, celebre capitano della Compagnia delle Mille Spade continua a mietere successi sul campo e tra la gente nel  nome del Granduca
Le sue vittorie l’hanno resa troppo famosa per i gusti di chi vorrebbe governare questo continente frammentato, così il Granduca organizza un tradimento senza pietà, atto a eliminare il suo capitano.
Tradita da chi più si fidava, buttata già da un dirupo e lasciata morire, questo è il destino di Monza, ma a volte le cose non vanno come devono.
Monza non è morta, e inutile dirlo c’è solo una cosa che vuole. VENDETTA.
Inizia così una spirale di violenza che è destinata a terminare solo col sangue.





796 pagine di spettacolo. Se la trilogia della Prima Legge era ottima , con il sapore della vendetta il buon Joe si supera.
Si torna nel Mondo Circolare poco dopo gli eventi narrati nell'ultimo capitolo della trilogia. Stavolta peró siamo in Styria e non ci sono di mezzo pietre magiche o maghi dall'ego smisurato ma solo vendetta. Dall'inizio alla fine il libro è intriso di sangue, di tradimenti, di battaglie...
Crude e dure senza un eroe, senza un codice d'onore, l'unica cosa che conta è vendicarsi e sopravvivere senza pietá. Tornano Caul il brivido, Nicomo Cosca (strepitoso) e Vitari. Tutti i protagonisti dei precedenti libri vengono citati almeno una volta e si aggiungono personaggi spietati e profondi. Monza Murcatto, principale protagonista, Moorover meraviglioso avvelenatore e Ghigno, un assassino psicopatico.
La storia è una sorta di Kill Bill ambiento nel contesto fantasy di Abercrombie e il riferimento al capolavoro di Tarantino non è solo per la protagonista (donna che cerca vendetta) ma  per il contorno PULP di cui Abercrombie è assolutamente maestro.
Abercrombie non punta sulla trama, che come potete capire parla esclusivamente di vendetta, ma come per la sua trilogia d’esordio sono I PERSONAGGI il suo fiore all’occhiello che a parer mio in questo romanzo stand alone sono assolutamente fantastici.
La compagnia che Monza, indiscussa protagonista, mette su per per vendicarsi del suo carnefice sono un assoluto mix di cattiveria e pazzia a cui, nonostante di buono non abbiano nulla, sarà difficile non affezionarsi.
I personaggi di Abercrombie non sono di carta, sono veri e si riesce a sentire il loro odore (e vi assicuro che non è buono) sfogliando le pagine del libro, è questo il principale merito dell’autore.




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